Sabato 25 giugno 2016 ore 21:15
Casalmaggiore (CR), Teatro Comunale
ANNA KRAVTCHENKO
pianoforte
FRYDERYK CHOPIN (1810 -1849)
I Notturni
Esecuzione integrale secondo l’ordine di Alexis Weissenberg
n. 5 in fa diesis maggiore op. 15 n. 2 (Larghetto)
n. 16 in mi bemolle maggiore op. 55 n. 2 (Lento sostenuto)
n. 12 in sol maggiore op. 37 n. 2 (Andantino)
n. 13 in do minore op. 48 n. 1 (Lento)
n. 8 in re bemolle maggiore op. 27 n. 2 (Lento sostenuto)
n. 18 in mi maggiore op. 62 n. 2 (Lento)
n. 9 in si maggiore op. 32 n. 1 (Andante)
n. 1 in si bemolle minore op. 9 n. 1 (Larghetto)
n. 2 in mi bemolle maggiore op. 9 n. 2 (Andante)
***
n. 7 in do diesis minore op. 27 n. 1 (Larghetto)
n. 17 in si maggiore op. 62 n. 1 (Andante)
n. 14 in fa diesis minore op. 48 n. 2 (Andantino)
n. 3 in si maggiore op. 9 n. 3 (Allegretto)
n. 6 in sol maggiore op. 15 n. 3 (Lento)
n. 19 in mi minore op. 72 n. 1, postumo (Andante)
n. 10 in la bemolle maggiore op. 32 n. 2 (Lento)
n. 15 in fa minore op. 55 n. 1 (Andante)
n. 4 in fa maggiore op. 15 n. 1 (Andante cantabile)
n. 11 in sol minore op. 37 n. 1 (Lento)
Nel 1992, a soli 16 anni, Anna Kravtchenko vince il prestigioso concorso pianistico internazionale
“Ferruccio Busoni” di Bolzano, dopo ben cinque anni che il primo premio non veniva assegnato.
Harold C. Schönberg scrive sul New York Times: “Il suo suono radioso e le sue poetiche
interpretazioni potevano a volte portare gli ascoltatori alle lacrime”.
Anna Kravtchenko suona per le maggiori istituzioni musicali europee come la Sala della
Filarmonica di Berlino, la Sala Grande del Musikverein di Vienna, il Concertgebouw di Amsterdam
nella “Serie Meesterpianisten”, la Herkulessaal di Monaco di Baviera, il Ruhr Klavier-Festival, la
Salle Gaveau di Parigi, la Tonhalle di Zurigo, il Festival La Roque d’Antheron, Wigmore Hall di
Londra, Victoria Hall di Ginevra, Festival “Piano Aux Jacobins” di Tolosa, Festival di Bergen, etc.
Si esibisce in Giappone, Sud Africa, Stati Uniti, Canada e con orchestre come BBC Philharmonic
Orchestra, Swedish Radio Symphony, Baltimora Symphony Orchestra, Orchestra da Camera della
Radio Bavarese, Orchestra da Camera di Losanna, Nederland Philharmonic, London Royal
Philharmonic Orchestra, Baltimora Symphony Orchestra, English Chamber Orchestra, Royal
Liverpool Philharmonic Orchestra, Israel Chamber Orchestra, etc.
Incide in esclusiva per Decca. Nel 2006 vince negli Usa l’International Web Concert Hall
Competition. Il suo ultimo CD dedicato a Liszt è recensito con cinque stelle e l’assegnazione del CD
del mese sulle principali riviste italiane. Deutsche Grammophon inserisce diverse sue incisioni nelle
collane popolari “Grande Classica” e “Classic Gold”.
Nata a Charkiv in Ucraina, Anna Kravtchenko inizia a studiare pianoforte alla età di cinque anni.
Fra i suoi maestri Leonid Margarius all’Accademia Pianistica Internazionale di Imola, dove è
ammessa ad honorem ed è docente per diversi anni. Ora insegna al Conservatorio della Svizzera
italiana a Lugano.
LA VERSIONE DI ALEXIS
I Notturni di Chopin non sono un ciclo di composizioni ordinate e composte dall’autore come
potrebbero essere i suoi Preludi op. 28 e gli Studi op. 10 e op. 25, i Fantasiestücke op. 12 e le
Kinderszenen op. 15 di Schumann o le Consolazioni di Liszt, dove cioè la prassi compositiva è
volta a unire i brevi brani in un’unica arcata formale. Al contrario i Notturni di Chopin sono pezzi
più estesi e autonomi, legati tra loro da una profonda coerenza di scrittura e da una profilatura
stilistica di apollinea chiarezza, anche se scritti in epoche differenti e concepiti per essere suonati
singolarmente o per piccoli gruppi. La proposta di eseguirli in un’unica serata è dunque un evento
straordinario di rarissima esecuzione.
In questa integrale, non essendoci un preciso arco formale-compositivo imposto dall’autore,
l’interprete è legittimato a scegliere una successione la più musicalmente omogenea possibile, volta
alla migliore fruizione da parte del pubblico. L’ordine strettamente cronologico infatti non rende
giustizia alla bellezza dei brani in un’esecuzione integrale in concerto, mentre è perfetto per
l’edizione a stampa, per la compilazione discografica, ovvero per un ascolto di carattere
“storicistico”.
Nel 1969 Alexis Weissenberg volle pubblicare la sua incisione dei Notturni seguendo un ordine
originale per cui la sequenza dei brani risulta molto coesa e piacevole. Grazie a un’attenta analisi
compositiva e armonica, egli ottiene una coerenza formale che riesce a supplire alla mancanza di un
preciso piano di Chopin, il quale probabilmente non prese mai in considerazione l’esecuzione
integrale dei suoi Notturni. Con particolare sapienza e sensibilità invece Weissenberg trovò
un’efficace chiave di lettura da proporre in sala di concerto.
Dopo quasi cinquant’anni Anna Kravtchenko rende omaggio al grande pianista bulgaro scomparso
nel gennaio 2012 eseguendo la “Versione di Alexis” dei Notturni di Chopin. I tratti fondamentali
che rendono questa successione musicalmente molto funzionale a unificare in un unico pensiero i
vari brani scritti in anni così diversi, sono di varia natura e articolati su più livelli musicali quali ad
esempio il suono, il tempo, particolari assonanze melodico-armoniche, implicite relazioni funzionali
dell’armonia e andamenti agogici e caratteriali dei brani. Si potrebbe definirlo una sorta di “encausto
sonoro” reso possibile dalla scrittura stilisticamente coesa di Chopin.
L’analisi di questa sequenza unita all’ascolto della celebre incisione di Weissenberg mi ha colpito
per la lucidità analitica e compositiva e per la straordinaria finezza degli accostamenti, che offrono
sempre una visione profonda del pensiero compositivo e della costruzione formale. Per questi
motivi ritengo che la riproposizione in concerto di questa versione non solo sia un’ottima scelta, ma
una vera e propria esigenza musicale.
Luigi Sammarchi, compositore